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Terre / Vini

Sagrantino di Montefalco: il vino che “inizia” dove gli altri “finiscono”

Nel caratteristico borgo di Montefalco, definito per la sua collocazione su di un ameno colle, “Ringhiera dell’Umbria“, il 23 e il 24 Febbraio 2015, si è tenuta per la prima volta, l’Anteprima del Sagrantino. Alla manifestazione, organizzata dal Consorzio Tutela Vini Montefalco, hanno aderito 25 aziende, situate non solo a Montefalco, ma anche in altri comuni limitrofi. Oltre al Montefalco Sagrantino DOCG 2011, annata considerata eccezionale e quindi contrassegnata da 5 stelle, sono stati presentati agli operatori, alla stampa italiana e soprattutto estera, gli altri vini del territorio: Montefalco Rosso DOC 2012, Montefalco DOC Riserva 2011, Montefalco Sagrantino Passito DOCG 2011 e Montefalco Bianco DOC.  Anche se il cielo minacciava pioggia, ho potuto visitare il centro storico ed ammirare con tutta tranquillità, i suoi meravigliosi monumenti.

Tra questi, il Teatro San Filippo Neri, dove nella giornata di lunedì 23 febbraio, si è svolta la finale del concorso, “Sagrantino nel piatto”. Una gara enogastronomica a base di piatti tipicamente umbri, realizzati con il Montefalco Sagrantino DOC ed abbinati con gli altri vini della stessa denominazione. Vincitrice per la Categoria “Antipasti e dessert” è stata Marianna Francisi, chef del Ristorante Apollinare di Spoleto, con il suo cheesecake al Montefalco Sagrantino, con frutti rossi al pepe di Sichuan e crumble speziato. Tra i finalisti della categoria “Primi e secondi piatti” è risultato vincitore Filippo Artioli, chef della Trattoria di Oscar…….e quant’altro, di Bevagna, con i cappelletti di anguilla affumicata in zuppa di Montefalco Sagrantino 2011 all’aglio tostato. Sempre al teatro, nel pomeriggio di lunedì si è tenuto il “Gran Premio del Sagrantino”, concorso Nazionale per Sommelier, istituito dal Consorzio nel 2007, in collaborazione con AIS, dove è stato possibile osservare sommelier professionisti all’opera con: degustazioni, abbinamenti, carte dei vini, per una corretta comunicazone del Sagrantino in ambito ristorativo. I sommelier AIS sono stati impegnati anche nella meravigliosa Sala Consiliare del Comune di Montefalco, durante la degustazione del Montefalco Sagrantino 2011, del Montefalco Sagrantino Passito 2011, del Montefalco Sagrantino Sezione Vintage (1996-1999-2001-2002-2003-2004) e del Montefalco Sagrantino Passito Sezione Vintage(1999- 2003-2004). Vini messi a disposizione da tutte le aziende partecipanti all’Anteprima.

Nella mattinata di martedì, sempre all’interno del Teatro San Filippo Neri, è stata presentata la vendemmia 2014 e l’annata 2011. Sul palco insieme al Sindaco di Montefalco D0natella Tesei, vi era Amilcare Pambuffetti, Presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, che si è dimostrato soddisfatto per il traguardo raggiunto di 5 milioni di bottiglie vendute nell’ultimo anno, aggiungendo che a breve ci sarà una modifica al disciplinare per potenziare ancora di più l’aspetto qualitativo dell’intera filiera, e Riccardo Cotarella, Presidente Assoenologi, il quale ha affermato che il Sagrantino è un vino che parla del suo territorio, perché non è ripetibile in nessun altro luogo con la stessa levatura qualitativa che ottiene a Montefalco, quindi è da salvaguardare a qualsiasi costo. Al termine è seguito un interessante convegno, dove sono stati presentati i risultati dello studio: “Il Montefalco Sagrantino si riconosce dal suo tannino”, svolto dal Consorzio in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Il relatore, Fulvio Mattivi, ha affermato che il Sagrantino “inizia” dove gli altri vinifiniscono”, proprio per la particolare composizione qualitativa dei tannini che lo caratterizzano. Prima che tutti facessero ritorno al bellissimo Chiostro di Sant’Agostino, per proseguire gli assaggi, è stato premiato il fumettista umbro, Sudario Brando, autore dell’etichetta celebrativa Montefalco Sagrantino DOCG 2011, che ha vinto il concorso con la sua opera che riproduce la schermata di uno smartphone. Sulla tastiera alfanumerica, compare il nome del vino “Sagrantino”, l’annata di imbottigliamento “2011” e sullo sfondo sono presenti, in versione stilizzata, il simbolo del Comune di Montefalco, un falco e alcune foglie di vite.

L’annata 2011 del Montefalco Sagrantino, è caratterizzata da una giusta piovosità primaverile. Il clima caldo e asciutto, con temperature sopra la media durante il periodo estivo fino a circa metà di ottobre, ha consentito una maturazione ottimale delle uve. La raccolta a livello quantitativo è stata buona e anche la qualità delle uve, malgrado i vari cambiamenti climatici, è stata soddisfacente. Come è accaduto già per l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano 2012, molti vini presenti sui banchi di assaggio erano campioni prelevati dalle botti, quindi di non facile valutazione. Basta pensare che alcuni Sagrantini 2011, saranno immessi sul mercato, non prima di 2 o 3 anni, perché necessitano ancora di un lungo periodo di affinamento per poter esprimere tutta la loro potenzialità.

I vini che mi hanno colpito maggiormente sono stati il Colleallodole di Milziade Antano, uno dei pochi Sagrantini 2011 presenti, imbottigliato da qualche mese. Colore rosso rubino intenso, tendente al violaceo, avvolgente, con sentori di frutti rossi, di tabacco e cuoio. Persistente e al tempo stesso elegante, con una raffinata carica tannica. Il Sagrantino di Bocale, con profumi di more, macchia mediterranea e note speziate. Di grande struttura, con tannini levigati e un finale lungo. Il Montefalco Sagrantino dell’Azienda Scacciadiavoli, che si presenta complesso, con sentori di frutti rossi, note di sottobosco e richiami balsamici. Un vino equilibrato ed elegante. Il Carapace di Tenuta Castelbuono, azienda della famiglia Lunelli, di un colore rosso rubino intenso. Al naso predominano sentori di mora, ciliegia sotto spirito, note di cioccolata e liquirizia. Succoso, sapido e persistente. I tannini vellutati, gli conferiscono una certa eleganza. Il Sagrantino 25 Anni di Arnaldo Caprai, complesso e persistente. Da assaggiare nuovamente più avanti. Tra i Sagrantini di Montefalco passiti 2011, meritano una segnalazione: il passito di Romanelli, con note di frutti rossi, speziato, equilibrato negli zuccheri, con un finale agrumato e balsamico, il passito di Pardi elegante, sapido, con profumo di lampone e note di eucalipto. Per quanto riguarda i Sagrantini di Montefalco Vintage, quelli che si distinguono per alcune peculiari caratteristiche, sono: Antonelli 1996 e Fattoria Colleallodole 1999. Nell’attesa di poter degustare nuovamente i Sagrantini presenti all’Anteprima 2011, quando sarà trascorso il periodo necessario per il giusto affinamento, non mi resta che segnalarvi la mostra mercato dei prodotti tipici e delle eccellenze del territorio, Terre del Sagrantino, che si terrà a Montefalco, dal 4 al 6 Aprile prossimo. Ad maiora!