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Vini

A tu per tu con le prime cinque DOC italiane

Come tutti gli anni, nell’amena cittadina di Montefiascone, in provincia di Viterbo, nei primi quindici giorni di Agosto, si svolge la tradizionale “Fiera del Vino”, giunta ormai alla sua 57esima edizione. Montefiascone, dai suoi 600 m di altitudine, domina quella che un tempo era chiamata la “Valle Pergolata”, nome derivante dalla presenza di numerosi vigneti. Infatti, questo territorio, che si estende anche nei comuni limitrofi a Montefiascone (Bolsena, Capodimonte, Marta, Grotte di Castro, Gradoli, San Lorenzo Nuovo) è da sempre conosciuto per la produzione di vini DOC (Aleatico, Colli Etruschi Viterbesi….) ed in modo particolare è rinomato per il suo Est!Est!!Est!!!, un marchio quasi millenario che verrà tutelato dal Consorzio nato proprio in concomitanza con questa manifestazione.

La leggenda racconta che nel 1111, Enrico V di Germania, stava raggiungendo Roma, percorrendo la via Francigena (che attraversa proprio Montefiascone) con il suo esercito, per ricevere dal papa Pasquale II, la corona di Imperatore del Sacro Romano Impero. Al suo seguito si trovava anche un vescovo, Johannes Defuk, intenditore di vini. Per via di questa sua passione, il vescovo mandava il suo coppiere Martino in avanscoperta, con l’incarico di assaggiare e scegliere i migliori. I due avevano concordato un segnale in codice: qualora Martino avesse trovato del buon vino, avrebbe dovuto scrivere “est”, ovvero “c’è” vicino alla porta della locanda. Se il vino invece fosse stato molto buono, avrebbe dovuto scrivere “est est”. Il servo, una volta giunto a Montefiascone e assaggiato il vino locale, non poté in altro modo comunicarne la qualità eccezionale. Decise quindi di ripetere per tre volte il segnale convenuto e di rafforzare il messaggio con ben sei punti esclamativi: “Est! Est!! Est!!!”. Il Vescovo, arrivato in paese, condivise il giudizio del suo coppiere e prolungò la sua permanenza a Montefiascone per tre giorni. Addirittura, al termine della missione imperiale vi tornò, fermandosi fino al giorno della sua morte (avvenuta nel 1113, pare, per un eccesso di bevute). Venne sepolto nella chiesa di san Flaviano, dove ancora si può leggere, sulla sua lapide, l’iscrizione: «Per il troppo EST! qui giace morto il mio signore Johannes Defuk». In riconoscenza dell’ospitalità ricevuta, il vescovo lasciò alla cittadinanza di Montefiascone un’eredità di 24.000 scudi, a condizione che ad ogni anniversario della sua morte, venisse versata sul sepolcro, una botticella di vino. Tradizione che è stata ripetuta per diversi secoli fino ai giorni nostri. Al Vescovo, durante la “Fiera del Vino”, è tuttora dedicato un corteo storico con personaggi in costume d’epoca, che fanno rivivere questa leggenda. L’Est!Est!!Est!!! (Trebbiano, Malvasia e Roscetto) è una delle prime cinque DOC storiche d’Italia, nate nel lontano 1966.

Proprio per questo Carlo Zucchetti, con la collaborazione di Alessandra Di Tommaso, ha ritenuto opportuno allestire, all’interno dei giardini della Rocca dei Papi, che sorge sul punto più alto di Montefiascone, in posizione dominante sul Lago di Bolsena, un Villaggio Enoico, dove è stato possibile degustare i vini di alcune cantine rappresentanti le prime cinque DOC italiane:

Est!Est!!Est!!! di Montefiascone DOC
Antica Cantina Leonardi
Cantina di Montefiascone
Cantina Stefanoni
Falesco
Piana dell’Orso

Brunello di Montalcino DOCG
Il Marroneto
La Gerla
La Fiorita
La Rasina
Mastrojanni

Frascati DOC
Casale Marchese
Merumalia
Conte Zandotti
De Sanctis
Antiche Terre Tuscolane

Ischia DOC
Casa d’Ambra
Pietratorcia
Giardini Arimei
Giardini Mediterranei
Antonio Mazzella

Vernaccia di San Gimignano DOCG
Cesani
Colombaio di Santa Chiara
Panizzi
Signano
Tenuta Le Calcinaie

Ai sommelier della Delegazione Fisar di Viterbo, è stato affidato il compito di far conoscere agli esperti del settore e ai semplici wine lovers che hanno affollato tutte a tre le serate dedicate alle degustazioni, sia con calice a tracolla che quelle guidate, i vini provenienti dalla vicina Toscana, dal Lazio e dalla Campania.

La zona vitivinicola intorno al Lago di Bolsena è caratterizzata prevalentemente da terreni tufacei, che conferiscono ai vini qui prodotti, tutte le caratteristiche tipiche di un vino vulcanico e da un clima che denota forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, che nei mesi estivi, arrivano addirittura a sbalzi di 20°C. L’Est!Est!!Est!!! si presenta di colore giallo paglierino brillante, talvolta con riflessi verdognoli, profumo intenso, con sentori di frutta gialla, note floreali ed erbacee. Il sapore è asciutto, secco o abboccato, sapido, persistente, con un retrogusto amarognolo e un’acidità gradevole. Anche i vigneti appartenenti alla DOCG Frascati sono situati in una zona prevalentemente vulcanica di tipo basaltico e tufaceo, con un particolare microclima che consente alle uve di giungere a completa maturazione tra settembre e ottobre. Vini di un colore giallo paglierino più o meno intenso, con note aromatiche tipiche della Malvasia che conferiscono morbidezza, acidità, freschezza e un finale piacevolmente ammandorlato. Spostandoci in Toscana, troviamo la Vernaccia di San Gimignano DOCG, il primo vino italiano che nel 1966 ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata. A presentare questa bellissima realtà enoica c’erano alcuni produttori e la Presidente del Consorzio Letizia Cesani, soddisfatta del lavoro svolto fino ad oggi per garantire sempre più un prodotto di qualità e per il rilancio della Vernaccia di San Gimignano, sia sul mercato italiano che estero. I vini si presentano di colore giallo paglierino con riflessi dorati, che si accentuano con l’invecchiamento. Nelle annate più recenti prevalgono profumi delicati, fruttati e floreali, mentre con l’affinamento e l’invecchiamento, si percepiscono note sia olfattive che gustative più complesse e minerali. Da ricordare che la Vernaccia è uno dei pochissimi vini bianchi prodotti anche nella tipologia Riserva. Al palato, è un vino asciutto, sapido e fresco, con un finale persistente che ricorda la mandorla amara.

L’altra DOC storica toscana è il Brunello di Montalcino. Vini con tonalità rosso rubino, leggermente tendente al granato con il procedere dell’invecchiamento. Profumi intensi con note di sottobosco e speziate, sentori di tabacco, sfumature di vaniglia e di confettura composita. Vini eleganti, di grande struttura, con tannini vellutati, armonici e con un retrogusto lungo e avvolgente. Per finire questo breve viaggio enoico si arriva nella splendida Campania e più precisamente nell’Isola di Ischia. Qui ci troviamo nuovamente difronte a vini provenienti da terreni vulcanici, con una buona esposizione e con un particolare microclima, caratterizzati da ampi profumi, nonché da una spiccata mineralità sia all’olfatto che al sapore. Di colore giallo paglierino più o meno intenso a seconda dell’annata e con una grande freschezza che invita a ripetere l’assaggio.

Sarà stato il fascino che emana la location scelta per la realizzazione di questo evento, sarà stato il bellissimo panorama, arricchito da splendidi tramonti sul Lago di Bolsena, sarà stata la cortesia e la professionalità di tutto lo staff organizzativo, è sicuramente un’esperienza enologica che non verrà dimenticata facilmente da chi, come me, l’ho potuta vivere in prima persona.